È definito asset play un titolo che viene ritenuto vantaggioso per l’investimento in quanto il valore di mercato non rispecchia la valutazione degli investimenti presenti nell’azienda. Questi titoli possono essere frequentemente oggetto di scalata poichè consentono l’acquisizione di società pagando un prezzo inferiore al loro valore di mercato. Il rapporto tra le attività nette di un’azienda e uno o più elementi delle passività o dei mezzi propri, come un particolare genere di debito (per esempio quello a lungo termine) o una categoria di azioni.
La tecnica traduttiva più utilizzata è la trasposizione (64% nella versione inglese e 68% in quella spagnola), strategia più orientata verso il testo e verso la cultura giudiziaria di arrivo[6]. È interessante notare che il secondo posto è occupato dalla traduzione-calco (22% nella versione inglese e 25% in quella spagnola), tecnica che, invece, si colloca quasi agli antipodi della trasposizione, e quindi si orienta verso il testo di partenza. Seguono la parafrasi (12% nel testo inglese e 6% in quello spagnolo), e la trascrizione (2% nella versione inglese e 1% in quella spagnola).
Somma di denaro che un soggetto riceve, a titolo di capitale, da un’istituzione finanziaria a valere su un totale che verrà ritirato successivamente. Definizione data alla quotazione di un titolo quando il prezzo di mercato è superiore al valore nominale. È utilizzata dagli operatori di Borsa per definire i parametri di copertura (Margin) dei singoli conti, e viene stabilita per mezzo del calcolo giornaliero della giacenza e della valutazione dei portafogli di titoli trattati dai clienti (Mark to Market). L’acquisto di pacchetti del medesimo titolo in momenti successivi, quando il prezzo dello stesso diminuisce gradatamente, con lo scopo finale di avere un prezzo medio dei titoli inferiore a quello del primo acquisto. Intervallo di tempo che intercorre tra il momento in cui i fondi vengono depositati in un conto corrente e il momento nel quale questi fondi diventano produttori di interesse (valuta). Prestiti ottenuti tramite garanzie reali, solitamente relative a beni situati nell’azienda, come merci, prodotti finiti, ecc.
Pratica operativa utilizzata da banche estere per entrare nel mercato degli Stati Uniti che si avvalgono di banche d’agenzia, che non sono sottoposte alle leggi vigenti tra i vari stati, ma che non possono accettare depositi o concedere prestiti in nome proprio.
Negli ultimi decenni gli studi sulla traduzione tecnica hanno prestato sempre maggiore attenzione al contesto dell’attività traduttiva, tentando di sviluppare metodi di ricerca che considerino gli aspetti culturali, testuali, funzionali, processuali e informatici. Sta emergendo così un quadro più veritiero e aggiornato che tiene conto della suddivisione del lavoro in varie fasi e della frequente collaborazione di più persone, nonché del coinvolgimento di committenti e agenzie di traduzione. La questione della qualità traduttiva è trattata soprattutto dai filoni di ricerca pragmatico-funzionali che mettono in evidenza le esigenze del destinatario e la necessità dell’adeguamento del testo alle usanze della cultura di arrivo, aprendo il tal modo la strada a studi specifici sui vari tipi di testo tecnico. Emblematico appare il caso dei manuali d’istruzione per l’uso, le cui caratteristiche per alcune macroculture importanti sono state definite in maniera sistematica, offrendo un panorama utile a chi esegue le traduzioni. Gli studi su manuali tradotti e l’analisi di alcuni sistemi di controllo della qualità diffusi in ambito professionale dimostrano però una propensione limitata a sfruttare nella prassi i risultati delle ricerche sulla traduzione, anche a causa di una mancata attenzione agli aspetti culturali. Il divario tra teoria e pratica, conseguenza di fattori strutturali e organizzativi, potrebbe essere ridotto se la ricerca contribuisse allo sviluppo di sistemi di documentazione tecnica e di controllo della qualità traduttiva basati su criteri validi.
Per fare un esempio, la lingua inglese utilizza frasi brevi ed essenziali, mentre nelle pubblicazioni per addetti ai lavori in Italia si preferisce uno stile alto, quasi letterario e di non facilissima comprensione per le persone comuni. I traduttori medici non lavorano in tempo reale e in genere il loro lavoro non viene svolto in presenza del paziente o dell’operatore sanitario. Il presente volume intende fornire un modello traduttivo utilizzabile tanto in ambito professionale quanto in ambito pedagogico, al fine di permettere lo sviluppo di strategie utili alla traduzione di diverse tipologie testuali.
Si tratta, ancora, https://paroletraslate.bloggersdelight.dk/2025/01/30/adattamento-culturale-nella-traduzione-e-le-loro-implicazioni/ di stare in quel rapporto di “intima distanza” nel quale l’altro vive in noi pur lasciandoci liberi di vivere la nostra vita e di compiere le nostre scelte. Gioco di presenza-assenza, in cui Sehnsucht e Begehren, nostalgia e desiderio, giocano un ruolo fondamentale. Jakobson ha questo bellissimo concetto di dominante del testo, bisogna parlare anche di dominante della traduzione. Se una persona oggi legge Achmatova in italiano, secondo me, l’unico motivo per cui lo fa è perché vuole conoscere come scriveva Achmatova in russo e non gliene importa nulla del traduttore, e quindi è giusto dare una traduzione filologica con note. Se invece uno legge un best seller russo che esce oggi e dopodomani sarà dimenticato, un page turner come dicono gli americani, che va bene per la spiaggia, che deve entrare da un orecchio e uscire dall’altro, allora tutto va bene. A quel punto il traduttore può mettersi completamente in mezzo, filtrare, rifare i giochi di parole, ricreare le barzellette che non fanno ridere se tradotte ma crearne di nuove in italiano, è lecita qualsiasi cosa perché la dominante non è più l’aspetto filologico ma è semplicemente l’intrattenimento nel senso più brutto del termine.
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