Qui, la pulsione a tradurre, il Trieb zur Übersetzung dei romantici tedeschi, diventa una pulsione costitutiva dell’essere umano, quasi un vero e proprio bisogno/desiderio di tradurre; dove, per dirla con Lacan, “il desiderio è interpretazione”. L’essere umano infatti è un soggetto interpretante, e di conseguenza un soggetto traducente, e non può in nessun modo evitare di esserlo. “Le fiabe rumene della mìa infanzia a un certo punto si sono tradotte in tedesco nel mio inconscio”. (per il riso il problema della traduzione non si pone, non esistendo le stesse categorie in Portogallo). Tutto ciò genera dinamiche comunicative sui vari assi, che rendono il corso un vero e proprio laboratorio di traduzione. Ogni studente offre una diversa competenza specifica (in L1) in ogni settore e la mette a disposizione dei colleghi e dell’insegnante.

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Questa tipologia di traduzione è chiaramente legata al mondo dell’editoria, che spesso decide quali testi tradurre e a chi affidarli. Talvolta, però, sono gli stessi autori o i traduttori a proporre dei testi da tradurre, sfruttando le occasioni offerte da presentazioni e fiere letterarie. In ogni caso, il traduttore deve lavorare in stretta collaborazione con l’editore e con l’autore (se possibile), per rispettare le loro indicazioni e intenzioni. Ora, il modo in cui tutto ciò possa risultare applicabile all’esperienza e al vissuto (vale a dire alla doppia configurazione dell’Erfahrung e dell’Erlebnis) di un traduttore letterario mi pare risulti abbastanza intuitivo, e quasi ovvio, perché il processo è esattamente quello descritto così chiaramente da Edith Stein. Si tratta infatti di una specie di movimento cha va da sé all’altro, per poi tornare di nuovo a sé, ma solo dopo aver fatto esperienza “reale” – pur se all’interno della finzione letteraria – dell’altro.

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la traduzione letteraria

Un ottimo servizio, soluzioni rapide ed efficaci quando il tempo stringe, e un’attenzione personalizzata fanno di noi un tuo alleato. Affidare la traduzione di un libro a un’agenzia di traduzioni è sicuramente la scelta più sicura, conveniente e professionale (anche se non sempre la più economica). “l’accadere della traduzione come incontro tra un particolare testo e un particolare soggetto in un particolare momento” (così Henri Meschonnic in Poétique du traduire). Entrambi gli argomenti si prestano all’interazione orale in classe, sia sotto forma di discussione, sia sotto forma di risoluzione cooperativa di problemi.

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In breve, qualsiasi opera che necessita della traduzione di contenuti creativi e artistici può richiedere una traduzione letteraria. Nelle tredici settimane di corso si alternano lezioni di editoria, seminari tenuti da traduttori, editor, editori e laboratori di traduzione. Nelle lezioni e seminari gli allievi si trovano tutti insieme, mentre nei laboratori si distribuiscono nelle singole lingue scelte. Ogni allievo può seguire laboratori da due lingue fra inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, russo e svedese o, in alternativa, da una sola lingua. I laboratori sono tenuti da traduttori professionisti di grande esperienza e capacità didattica, che seguono gli allievi per tutta la durata del corso.

L’insegnante parla loro dell’importanza di non appiattire la lingua, di non semplificare forzatamente, di salvaguardare gli inciampi dell’autore, e di essere consapevoli del proprio uso della lingua. Soprattutto parla dell’importanza di restituire immagini il più possibile concrete, sensoriali, e spiega come si fa. Tutto questo viene intessuto nella trama di base del laboratorio che è la traduzione – insieme – del testo che ha scelto.

Per la valutazione è stato usato un campione di 100 frasi tratto da testi giornalistici in lingua inglese tradotti in italiano. Le traduzioni prodotte sono state valutate da esseri umani e i ri-sultati della valutazione sono stati con-frontati con il calcolo del punteggio BLEU. La valutazione umana dei sistemi automatici ha mostrato livelli di qualità vi-cini a quelli della traduzione umana, men-tre il punteggio BLEU non ha mostrato una stretta corrispondenza con la valutazione umana. Abstract The paper describes an assessment of the performance of Google Translator and DeepL when the systems are used through their public web interfaces. The assessment was carried on a sample of 100 sentences from English-language journalistic texts translated into Italian.

Il premio letterario Benno Geiger per la traduzione poetica, istituito nel 2014, è conferito alla traduzione italiana, edita nell’ultimo anno, di un’opera poetica occidentale antica, medievale o moderna. Organizzato dalla Fondazione Giorgio Cini, esso è dedicato alla memoria del padre di Elsa Geiger Ariè, lo scrittore, critico d’arte e traduttore in lingua tedesca Benno Geiger, e la vincita è di cinquemila euro. Il premio Babel-Laboratorio Formentini è destinato a un giovane traduttore letterario di lingua italiana, di età massima di 40 anni. Esso ha cadenza biennale e consiste in una cifra di 3.000 euro e in un soggiorno di una settimana alla Casa dei traduttori di Looren, in Svizzera, che è partner del premio.

  • Sotto il profilo soggettivo, il diritto d’autore conferisce al creatore di un’opera la forza di pretendere un compenso economico (diritti patrimoniali) per l’utilizzo della medesima e il rispetto di alcuni diritti morali, in quanto «padre» della creazione stessa.
  • “Le fiabe rumene della mìa infanzia a un certo punto si sono tradotte in tedesco nel mio inconscio”.
  • Traduzione non è una parola univoca e questo saggio intende fornire un breve excursus su cosa veramente sia, con particolare attenzione al ruolo del traduttore e all’attuale stato di riconoscimento del suo mestiere.
  • Per oltre quindici anni mi sono dedicata alla traduzione dal tedesco e dall’inglese di saggistica e testi d’arte.

La complessità di questo tipo di traduzione riguarda la presenza del linguaggio iconico come componente e vincolo testuale negli albi illustrati e il trattamento dei riferimenti culturali e intertestuali in relazione alle abilità cognitive e alla maturità emotiva dei lettori. Anche in questo caso i laboratori di traduzione sono il baricentro del corso (dall’inglese, francese, spagnolo, tedesco) corredati da un seminario introduttivo che illustra la produzione attuale divisa per fasce d’età e un seminario conclusivo dedicato alla traduzione delle filastrocche e giochi di parole tenuto da Franco Nasi. Nella traduzione di questi testi è fondamentale saper cogliere nel testo di partenza gli aspetti musicali e ritmici e cercare poi di trovare delle modalità nella lingua di arrivo che permettano di restituire in qualche modo quella complementarietà fra forma e contenuto che è essenziale in un qualsiasi testo letterario. Naturalmente anche in questo caso è previsto un incontro finale con editor e editori e la possibilità di partecipare a selezioni. Quando i traduttori hanno a che fare con complesse traduzione letterarie, http://new-kunitachi-kings.jp.net/?wptouch_switch=desktop&redirect=https://aqueduct-translations.it/traduzioni-tecniche/ devono anzitutto fare uno studio approfondito delle peculiarità della lingua, dei costumi e delle tradizioni del tempo storico in cui fu scritta l’opera.

Il cambiamento nella percezione di chi traduce è la conseguenza di un mutamento profondo del concetto di traduzione perché è affiorata nella cultura la convinzione che il tradurre eserciti una funzione di gran lunga superiore a quello che superficialmente si può pensare. Del resto basta osservare un semplice dato generale che riguarda l’editoria italiana. Molti libri che abbiamo a disposizione sono infatti traduzioni ed attorno ad essi ruota una parte significativa del mercato editoriale.

Riceverai la mia newsletter una volta al mese con consigli e contenuti speciali sull’italiano e sull’apprendimento delle lingue. Per evitare fraintendimenti abbiamo identificato i contributi presenti nei volumi con un numero arabo corrispondente al numero dell’edizione del premio e tra parentesi l’anno di riferimento. Le relazioni dei convegni  che ogni anno venivano realizzati a Monselice,  gli interventi dei vincitori, le cronache delle varie edizioni,  sono stati riuniti in una serie organica di volumi, i cosiddetti “Quaderni di Monselice”, che costituiscono degli strumenti preziosi e utili per lo studio di molteplici aspetti della traduzione. La pubblicazione degli atti del premio “Monselice” per la traduzione, raccolti in 21 volumi, non ha seguito nell’impaginazione e nella numerazione un criterio uniforme. Il premio della sezione “traduttori” è stato assegnato per la prima volta nel 2009 a Margherita Crepax per la traduzione di La scuola degli sciocchi (Salani, 2007) di Sasha Sokolov.

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