Il linguaggio giuridico viene caratterizzato da un lessico complesso a proposito del quale possiamo trovare numerose ricerche. Purtroppo esistono ancora pochi studi incentrati sulle difficoltà delle espressioni complesse, intese queste come «collocazioni» o «polirematiche» nei linguaggi di specialità. Col presente articolo, il nostro obiettivo è quello di intraprendere un percorso circa le differenze tra questi due tipi di espressioni, oltre a sottolineare la loro presenza nella lingua italiana standard ma anche in quella giuridica, in quanto possono generare notevoli difficoltà per il traduttore giuridico nella sua attività professionale. Essendo concetti astratti, si potrebbero classificare come nomi propri dato che svolgono la funzione di termini con un riferimento unico e con un senso preciso determinato dal contesto legale e culturale dal quale provengono (Salmon Kovarski 2002). Essi costituiscono esempi della neutralizzazione, ossia della creazione di termini generici o esplicativi (cf. Marello 1989) nella lingua d’arrivo.
La traduzione giuridica, competenze e formazione.
“Cocco” si traduce in inglese come coconut, e il nome delle isole non è “Coconut (Keeling) Islands”. Il presente contributo intende analizzare la traduzione dei nomi propri nel contesto della traduzione di documenti giuridici dall’italiano all’inglese e viceversa. Tale tema viene trattato attraverso l’analisi di un corpus di documenti composto dagli accordi bilaterali vigenti tra l’Italia e l’Australia.
Chiunque può tradurre documenti legali?
In questo articolo vogliamo fare chiarezza spiegando in quali casi e con quali modalità una traduzione viene asseverata o legalizzata in tribunale. La traduzione legale è, in genere, effettuata da traduttori specializzati in traduzione legale e giuridica. La forma di legalizzazione che viene maggiormente utilizzata per le traduzioni legalizzate è l’apposizione di “Apostille” (o postilla) da parte dell’Ufficio della Procura della Repubblica, http://psicolinguistica.letras.ufmg.br/wiki/index.php/Adattare-le-traduzioni-alle-abitudini-locali-l presso i Tribunali nella cui circoscrizione i rispettivi atti si sono formati.
Informazioni
- Questa, come le precedenti due forme di traduzione (giurata e certificata) si definisce “legalizzata” non perché abbia, di necessità, un contenuto legale, ma perché si tratta di una forma di traduzione ufficiale.
- Per non parlare della traduzione giuridica di documenti risalenti al secolo scorso, la cui difficoltà aumenta notevolmente.
- La parte metodologica consentirà ai partecipanti di acquisire le coordinate per affrontare la traduzione di testi giuridici.
- Qualora volessi subito maggiori informazioni sui nostri servizi puoi ricorrere al nostro servizio di consulenza telefonica gratuita di 15 minuti.
- In molti casi i dantismi trasmigrano nell’italiano dei nostri giorni attraverso una trafila ampiamente documentata, con riprese fitte e continue in autori e testi diversi, dislocati in epoche e ambienti vari.
Infine ci sono delle correlazioni tra diritto applicabile e metodo di traduzione da una parte e tra status giuridico e metodo della traduzione dall’altra. Se si stabilisce, infatti, nella traduzione interculturale di contratti, che il diritto applicabile sia quello del contraente straniero, la traduzione tenderà alla naturalizzazione, diversamente, invece, la traduzione comporterà uno straniamento maggiore. E se, nella traduzione intraculturale, la traduzione deve avere lo stesso status giuridico dell’originale, si privilegerà il metodo della coredazione laddove esso sia applicabile. Degli scopi para-istituzionali della traduzione giuridica, infine, fa parte la traduzione di ogni testo legato al diritto straniero che serve a informare gli interessati di una situazione giuridica che li riguarda.
Una volta identificata la terminologia, si è proceduto a isolare le rese traduttive delle versioni inglese e spagnola del romanzo. Per verificare le ipotesi che guidano lo studio, è stato necessario classificare queste ultime in base alla tipologia di tecnica traduttiva adottata dal traduttore. Inoltre, al fine di associare a ciascun termine la corretta tecnica traduttiva, riducendo così al minimo le probabilità di cadere nella soggettività, sono stati consultati testi specialistici, dizionari specializzati, codici e manuali di procedura penale delle relative giurisdizioni.
Il Master è inoltre aperto ad avvocati o praticanti avvocati, a laureati in giurisprudenza e ad altri laureati che abbiano comunque maturato una competenza linguistica e che vogliano specializzarsi nel settore della traduzione giuridica. Dovresti cercare un traduttore legale specializzato con una certificazione ISO o un accreditamento presso un organismo di appartenenza come l’Association of Translation Companies o l’Institute of Translation and Interpreting. Il costo della traduzione legale per parola varia da 0,10€ a 0,25€, a seconda della combinazione linguistica. Per procedere alla legalizzazione il richiedente dovrà presentarsi, previo appuntamento, presso l’Ufficio consolare munito dell’atto (in originale) da legalizzare.Al fine di ottenere il certificato di conformità della traduzione il richiedente dovrà presentarsi, previo appuntamento, presso l’Ufficio consolare munito del documento originale in lingua straniera e della traduzione. Introduzione allo strumento analitico propedeutico alla traduzione giuridica con riferimento alle lingue combinate italiano-danese. I nostri collaboratori non sono semplici traduttori, bensì giuristi esperti, che possiedono un’ottima conoscenza del diritto e della lingua del documento da tradurre.
Il traduttore legale si occupa abitualmente della traduzione di atti, divorzi, procure, compravendite, contratti. Tradurre atti giudiziari, sentenze del Tribunale, sentenze della Comunità Europea, e commenti a sentenze o articoli di giurisprudenza, richiede un intenso lavoro di ricerca e scrupolosa attenzione. Inoltre, la traduzione legale è strettamente legata alla legalizzazione dei documenti asseverati e al giuramento delle traduzioni stesse e alle apostille. È insita nella traduzione giurata l’assunzione di responsabilità sul contenuto dei testi tradotti e sulle scelte compiute.
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